Sessant'anni di Sagra Musicale Lucchese
con pagine inedite della dinastia musicale Puccini
di Giuseppe Conoscenti
Presidente dell’Associazione per la Sagra Musicale Lucchese
A nome dell’Associazione ringrazio gli organi di informazione intervenuti, l’avv. Mia Pisano, assessore alla cultura del Comune di Lucca, e il dott. Paolo Benedetti, capo di gabinetto del Presidente della Provincia di Lucca. Ringrazio anche S.E. l’arcivescovo mons. Paolo Giulietti che, non potendo essere presente per contemporanei impegni pastorali, ci ha fatto pervenire il Suo saluto e i Suoi auguri.
Sono lieto di annunciare che sabato prossimo prenderà il via nella Cattedrale di Lucca, come avvenne nella prima edizione dell’ormai lontano 1963, la sessantesima edizione della S.M.L., che è quindi la più longeva delle manifestazioni musicali cittadine.
La stagione sarà aperta da un concerto per organo e proseguirà fino alla fine del mese di settembre con altri cinque eventi, concludendosi con il concerto dedicato alla musica inedita “ritrovata” degli antenati di Giacomo Puccini.
L’OMAGGIO ALLA FIGURA DEL FONDATORE MONS. EMILIO MAGGINI - In una ricorrenza così importante, non poteva mancare il doveroso omaggio al fondatore Mons. Maggini, sacerdote musicista, compositore e musicologo, al quale è interamente dedicato il quarto concerto del 24 giugno nella Chiesa dei Servi.
È a lui che si deve l’intuizione della S.M.L., un festival dedicato appunto alla musica sacra, vocale e strumentale, eseguita prevalentemente nella splendida cornice delle chiese di Lucca.
A ben vedere, i concerti nelle chiese non sono una novità assoluta ma piuttosto la ripresa di una tradizione molto antica della nostra città, dove la musica aveva avuto sempre un ruolo molto importante nella liturgia, a partire dai primi secoli dell’era cristiana.
I TRATTI DISTINTIVI DELLA SAGRA - È a mons. Maggini che si devono anche i tratti distintivi della Sagra rispetto ad altre simili manifestazioni, che si possono riassumere nella gratuità dei concerti e nell'esecuzione di musiche inedite, prevalentemente opere di compositori lucchesi, da lui attentamente e sapientemente trascritte e revisionate.
LA GRATUITÀ DEI CONCERTI – UN MESSAGGIO ANCORA ATTUALE - Deve essere riconosciuto che la gratuità delle centinaia di concerti organizzati dalla Sagra a partire dagli anni ‘60 del secolo scorso ha consentito ad un vasto pubblico di avvicinarsi alla grande musica, soprattutto a quella del repertorio sacro, evidenziando l’esistenza di un legame molto stretto fra musica e religione, fra rito e bellezza.
Si tratta di un messaggio ancora attuale, che individua nella musica un mezzo potente di elevazione, non solo culturale ma anche spirituale, dal quale nessuno deve essere escluso a causa delle proprie condizioni sociali ed economiche. La musica, anche quella definita colta, deve essere infatti considerata come un “bene comune”, con valenza anche terapeutica, che deve essere resa accessibile a tutti.
b) LA MUSICA RITROVATA E I GIACIMENTI CULTURALI – Per altro verso, la musica vocale e strumentale eseguita in questi sessanta anni nei concerti della Sagra, specialmente quella inedita ritrovata e trascritta da mons. Maggini prima e in seguito dal M° Luca Bacci, ha evidenziato la grande importanza dei preziosi giacimenti culturali presenti nella nostra città che, forse anche a causa della loro straordinaria quantità e qualità, non sono sempre oggetto di adeguata tutela.
Alludo agli oltre 300 organi esistenti nelle chiese della diocesi, che rappresentano un vero e proprio museo diffuso di questi strumenti musicali, con pochi uguali in Italia e nel mondo.
Alludo anche alla straordinaria quantità e qualità di preziosi codici miniati e di partiture musicali presenti nelle biblioteche e negli archivi, pubblici e privati.
Questi tesori rappresentano un patrimonio culturale formatosi in un lunghissimo periodo di tempo, che testimonia la persistente intensità della vita musicale cittadina, considerata una forma espressiva irrinunciabile prima dalle istituzioni ecclesiastiche e poi anche da quelle civili.
Per questi motivi, sia le une che le altre hanno dato vita a scuole, a stabili cappelle e complessi musicali (celebre la Cappella di Palazzo) come alla continua committenza di composizioni originali, allo scopo di celebrare i momenti più importanti della vita cittadina, come nel caso della festa, insieme religiosa e civile, della Santa Croce, in questo modo contribuendo a rafforzare l’identità culturale lucchese.
Questa intensa vita musicale ha rappresentato anche l’humus fertile che, da solo, può spiegare una fioritura così vasta di artisti eccellenti del calibro dei Geminiani, Boccherini, Catalani e Puccini, solo per citare i più famosi, nomi che hanno reso Lucca famosa nel mondo e ne sostengono, anche in sede internazionale, l’aspirazione ad essere considerata una città della musica.
GIACOMO PUCCINI ESPRESSIONE DEL GENIO INDIVIDUALE MA ANCHE DI UNA CIVILTÀ MUSICALE - Lo stesso Giacomo Puccini, di certo l’esponente più celebre fra i musicisti lucchesi, non può pertanto considerarsi il risultato isolato del genio artistico individuale ma è anche espressione di una civiltà musicale, che nella nostra città ha avuto le sue radici, che per il Maestro sono anche familiari. I quattro antenati di Puccini (e qui torna l’intreccio con la musica religiosa) esercitarono le mansioni di organista della Cattedrale di S. Martino ininterrottamente e per oltre un secolo, a cavallo fra il Sette e l’Ottocento.
Mi fa quindi piacere ricordare che, nell’edizione del nostro sessantesimo, il concerto del 30 settembre nella chiesa di San Paolino sarà dedicato proprio all’esecuzione di musiche sacre inedite degli antenati di Giacomo Puccini, mentre all’organo della Chiesa di S. Pietro Somaldi, sul quale si esercitava il giovane Giacomo Junior, si esibirà nel secondo concerto del 20 maggio Niccolò Bartolini, altro giovane ma promettente musicista lucchese.
Per dare continuità a questa gloriosa tradizione musicale, nell’anno 2009 il Comune, la Provincia e l’Arcidiocesi di Lucca hanno dato vita all’organismo senza fini di lucro denominato “Associazione per la S.M.L.” con lo scopo “di promuovere l’organizzazione di concerti di musica religiosa, con fini culturali, educativi e di promozione turistica nell'ambito della provincia di Lucca.”
Siamo tuttavia consapevoli che la tradizione non può vivere senza rinnovamento e senza tenere conto del mutato panorama musicale. Per questo è nostra intenzione:
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promuovere in particolare i giovani musicisti, offrendo loro una concreta possibilità di esprimere i loro talenti nel corso della Sagra;
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consolidare i rapporti di collaborazione con le istituzioni musicali lucchesi, a partire dalla Cappella S. Cecilia, nostro storico partner, e con le scuole di musica (il Conservatorio Boccherini e il Liceo Musicale);
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consolidare i rapporti e “fare rete” con le altre associazioni musicali sorte dopo la nostra, che contribuiscono ad arricchire il calendario cittadino degli eventi musicali, secondo le rispettive specificità.
Ci auguriamo pertanto che anche questa sessantesima edizione della Sagra contribuisca a realizzare le ricordate finalità statutarie, incontrando l’interesse e la partecipazione del pubblico, confermata anche negli ultimi anni, con un elevato numero di presenze, anche in streaming.
Rivolgo infine un doveroso ringraziamento al Direttore artistico M° Luca Bacci, al Presidente uscente Sig. Luigi Rovai, all’ex presidente Sig. Cesare Rocchi e alla Fondazione CA.RI.LU., che continuano a sostenere la Sagra Musicale Lucchese, ai componenti dell’Assemblea dell’Associazione e ai collaboratori signori Tommaso De Masi e Luciano Barsetti, che con il loro generoso impegno la rendono concretamente possibile.
(testo per conferenza stampa 10 maggio 2023)